In questo sito troverete molte informazioni sulla chirurgia estetica al seno. Non solo vengono pubblicate notizie sui risultati ottenibili, le foto prima e dopo ed i costi della chirurgia del seno ma anche i rischi e le complicanze alle quali si va incontro. Il primo passo verso un intervento di chirurgia estetica di successo è la corretta ed esaustiva informazione. Questo sito – pubblicato grazie alla consulenza del dott. Carlo Alberto Pallaoro – ti aiuta a decidere consapevolmente sul “futuro” del tuo seno e della tua femminilità. La mastoplastica additiva è uno degli interventi più richiesti dalle donne di tutto il mondo. Oggi, grazie alle protesi di ultima generazione, alle procedure chirurgiche più rispettose dei tessuti, alle tecniche anestesiologiche avanzate è possibile creare un risultato estetico di grande effetto. La mastoplastica additiva non si limita all’ingrandimento del seno, ma lo modella, lo rende proporzionato, lo rassoda e ringiovanisce. Viene richiesto dalle pazienti più giovani per aumentare un seno poco sviluppato. Le pazienti di età più avanzata hanno normalmente l’obiettivo di ripristinare volume e forma. Per un seno su misura dovranno essere tenute in considerazioni una serie di fattori. Partendo dalla caratteristiche anatomiche (ampiezza del torace, consistenza del tessuto mammario, forma del seno, spessore cutaneo) e considerando le aspettative della paziente si determinerà la protesi più adeguata e la relativa tecnica chirurgica. Fondamentale è che le aspettative di cui è portatrice la candidata siano realistiche e convenienti. In assenza di aspettative realistiche nessun risultato possibile non sarà adeguato a soddisfare le richieste della paziente. Le basi per la formazione del risultato sono le caratteristiche anatomiche specifiche della paziente. Queste sono immodificabili e quindi devono essere considerate. Se le aspettative sono non convenienti (Es. volume eccessivamente grande) il risultato può non essere stabile nel tempo e quindi rendere insoddisfatta la paziente nel corso degli anni.

 

Mastoplastica additiva: Taglie – Scegliere la misura

Mastoplastica additiva: Taglie - Scegliere la misuraIl chirurgo può lavorare solo con quello che la paziente porta: il tessuto e le proprie aspettative. La scelta della protesi più adeguata dipende da questi due fattori, ma anche dalla finalità dell’intervento (se cioè la mastoplastica viene praticata per il miglioramento estetico, per una sostituzione dell’impianto o per la ricostruzione della mammella). Gli impianti mammari dell’ultima generazione consentono di solito un’ottimale naturalità sia estetica che tattile. Una loro progettazione altamente tecnologica rende inoltre minore il rischio di contrattura capsulare (dolorosa formazione di tessuto fibroso attorno alla protesi) mentre risolve egregiamente il problema della diffusione (si evita cioè che microgocce di materiale passino dall’interno all’esterno della capsula).

Le protesi al seno si differenziano tra loro per misura, diametro e proiezione. La differenza principale sta nella caratteristica del loro profilo, che può essere “basso” oppure “alto”. Le protesi “low profile” sono più piatte mentre quelle “high profile” sviluppano rotondità verso l’alto e sono particolarmente indicate nel caso di un insufficiente sviluppo della ghiandola mammaria. La dimensione estetica ottimale del seno è un concetto personale influenzato dalla cultura e dalla società, e come tale è variabile nel tempo.

Tutti sicuramente ricorderanno gli anni settanta durante i quali era gradita una dimensione del seno quasi inesistente. Alcune donne prosperose erano “costrette” a fasciare seno per cercare di ridurre le dimensioni. Subito dopo arrivano gli anni ottanta, decisamente più prorompenti come misure fino ad esagerare. Alcune attrici portavano seni di dimensioni “sovrannaturali”. La rincorsa al seno esagerato si riduce leggermente negli anni novanta. Questi ultimi anni sono certamente più compatibili con la nostra filosofia. Il seno deve avere una dimensione armonica con il resto del corpo rendendo l’immagine elegantemente femminile senza dover necessariamente rincorrere alle mode che spesso si dimostrano esagerate ed effimere. La scelta della misura è fondamentale nella mastoplastica additiva. Va determinata come sintesi di una serie di fattori. Quello a nostro parere predominante deve essere quello anatomico: Tenuto conto della larghezza del torace, dell’altezza della paziente, della misura originaria e dell’eventuale ptosi, si determina un range di dimensione entro il quale scegliere. La paziente dopo aver ascoltato il parere del chirurgo potrà scegliere la misura desiderata.

 

Costi e prezzi della mastoplastica additiva

Il prezzo della mastoplastica additiva dipende da un insieme di fattori, non ultimi il tipo di protesi e procedura scelti in funzione delle caratteristiche della paziente e quanto desidera ottenere con l’intervento. Il costo deve essere ragionevolmente fissato nella somma dei costi sostenuti per conto della paziente (protesi mammarie di buona qualità + sala operatoria + personale medico e paramendico + anestesista + ricovero) e l’onorario del chirurgo.

In chirurgia estetica bisogna diffidare di costi troppo bassi perche possono nascondere “risparmi” di qualità. Nessuno sceglierebbe di risparmiare a scapito della propria salute. Per questo motivo la paziente è invitata a chiedere al chirurgo scelto se l’intervento verrà realizzato in una sala operatoria vera, se ci sarà un anestesista, se verranno impiegate protesi di qualità e se la struttura è dotata di sistemi di monitoraggio e rianimazione. Mastoplastica additiva costi

 

Mastoplastica additiva cicatrici con incisione periareolare

Tra le diverse vie d’ accesso per l’inserimento della protesi quella che riteniamo essere quella più efficace dal punto di vista estetico è senz’altro quella periareolare. La cicatrice che residua da questa via d’accesso si confonde per le caratteristiche tissutali dell’ areola. Oltre il 95 % delle pazienti che sottoponiamo alla mastoplastica additiva decide per questo posizionamento e il grado di soddisfazione è alto. Inoltre l’incisione periareolare offre a chirurgo una buona esposizione del campo operatorio e un accesso centrale e diretto alla tasca mammaria. Ciò permette un miglior controllo della qualità chirurgica e della emostasi. Comunque la via d’accesso per l’inserimento della protesi è argomento di discussione in sede di consulenza preoperatoria. Dopo aver ricevuto le necessarie informazioni tecniche sull’ intervento chirurgico si potrà decidere serenamente. Incisione periareolare | Cicatrici

 

Mastoplastica additiva: Anestesia

La procedura anestesiologica adatta per l’ intervento di mastoplastica additiva è senza dubbio l’ anestesia locale accompagnata da una adeguata sedazione. La paziente in questa maniera non sarà cosciente durante l’intervento (grazie alla sedazione) ma subito dopo la fine dello stesso avrà una ripresa immediata. Non avrà i disagi e rischi dell’anestesia generale e potrà ritornare a casa prontamente.

L’ anestesia passo a passo:

  1. Anamnesi ed esami clinici Come in tutti gli interventi di chirurgia è fondamentale che venga fatta un’ accurata anamnesi della storia clinica della paziente individuando eventuali fattori a rischio o controindicazioni (allergie, farmaci assunti, interventi chirurgici pregressi, patologie e familiarità). Gli esami del sangue e l’ E.C.G dovranno certificare il buono stato di salute della paziente.
  2. Sedazione Dopo la visita con l’anestesista ed avendo verificato l’adeguatezza degli esami ematochimici e E.C.G., si procede con la sedazione per via endovenosa. La paziente si assopisce dolcemente e riprenderà coscienza solo al termine dell’ intervento.
  3. Anestesia locale L’anestesista esegue l’infiltrazione dell’anestetico locale. Per ridurre il sanguinamento locale l’anestetico locale conterrà un farmaco vasocostrittore.
  4. Risveglio Alla conclusione dell’intervento la paziente riprenderà dolcemente coscienza. Prontamente sarà in gradi di deambulare ma assistita visto l’effetto inebriante della sedazione.

 

Riepiloghiamo qui di seguito i vantaggi dell’ anestesia locale + sedazione e gli svantaggi evitati dall’ anestesia generale:

  1. Paziente non vigile durante l’intervento
  2. Immediata ripresa post operatoria
  3. Convalescenza più confortevole
  4. La paziente non viene intubata e respira spontaneamente
  5. Ridotto sanguinamento
  6. Possibilità di tornare a casa dopo qualche ora
  7. Minore rischio rispetto all’anestesia generale
  8. Effetto analgesico prolungato

 

Domande frequenti sulla mastoplastica additiva

Si possono sostituire le protesi di un intervento di mastoplastica additiva precedente con protesi più grandi?
Sì, limitatamente a ciascuna situazione personale. È possibile ingrandire ulteriormente il seno eliminando le protesi precedenti a favore di altre più grandi di volume, o di forma più aggressiva, come le protesi rotonde. Bisogna ricordare comunque che il seno più bello è quello proporzionato al proprio fisico e bilanciato con l’ampiezza del bacino.

Se nel tempo il seno si rilassa, si può fare nuovamente la mastoplastica additiva?
Sì, la mastoplastica additiva secondaria è una opzione, magari con protesi leggermente più grandi per riempire nuovamente la cute rilassata. Se invece il rilassamento è troppo evidente, l’indicazione chirurgica ideale è la mastopessi con protesi, per un lifting del seno senza rinunciare al volume della mastoplastica additiva.

Si possono sostituire le protesi di un intervento di mastoplastica additiva precedente con protesi più grandi?
Sì, limitatamente a ciascuna situazione personale. È possibile ingrandire ulteriormente il seno eliminando le protesi precedenti a favore di altre più grandi di volume, o di forma più aggressiva, come le protesi rotonde. Bisogna ricordare comunque che il seno più bello è quello proporzionato al proprio fisico e bilanciato con l’ampiezza del bacino. Leggi altra faq sulla mastoplastica additiva

 

Mastoplastica additiva: Rischi

Come ogni intervento chirurgico anche la mastoplastica additiva è soggetta a rischi. Grazie al fatto che questo è l’intervento di chirurgia estetica più realizzato al mondo, l’esperienza chirurgica e clinica si è molto sviluppata riuscendo a rendere la procedura più sicura. I rischi e complicanze comuni a tutti gli interventi chirurgici sono l’infezione, il sieroma, l’ematoma e il ritardo della guarigione della ferita. Quelli invece specifici della mastoplastica additiva sono i seguenti:

Difetti delle protesi mammarie
Le protesi mammarie moderne sono molto più sicure in quanto il guscio è multistratto ed il gel di silicone interno è normalmente coesivo. Ciò ha praticamente portato alla scomparsa della fuoriuscita del gel di silicone

Contrattura capsulare
La contrattura capsulare (chiamato più comunemente “incapsulamento della protesi”) è la più comune complicanza associata alla mastoplastica additiva. Nel post operatorio attorno alla protesi si forma un sottile strato di tessuto connettivosi. Questo tessuto si forma normalmente entro il primo mese. Tale formazione costituisce la fisiologica risposta alla presenza di un corpo estraneo ma inerte.

Infezioni
Le infezione post operatorie possono essere trattate con antibiotici sistemici o antisettici locali. Per ridurre il rischio post matoplastica additiva viene attuata una profilassi antibiotica trans e post operatoria. Solo molto raramente può essere necessario la sostituire o rimuovere la protesi. Se la rimozione sarà necessaria verranno rimosse entrambe per evitare asimmetria mammaria e disagio psicologico.

Patologie della mammella
Non c’è nessun rapporto tra le protesi mammarie e il rischio di cancro. Mondialmente sono state effettuate diverse ricerche cliniche ed statistiche ed in nessun caso si è verificato un aumentato rischio di tumore in donne portatrici di protesi. Le protesi al seno possono invece interferire con lo screening mammografico indicato periodicamente alle donne. Nelle donne portatrici di protesi mammarie, sono frequentemente richiesti esami ecografici e possono essere necessari studi supplementari di risonanza magnetica (RM).

 

Mastoplastica additiva: Allattamento

La capacità di una donna di allattare è un fatto verificabile nella sostanza solo dopo il parto. Dal punto di vista anatomico una donna è o meglio dovrebbe essere capace di allattare quando la comunicazione tra ghiandole mammare e dotti galattofori è integra. In considerazione a questo fatto si può sostenere che la mastoplastica additiva non interferisca con la capacità d’allattamento in quanto le incisioni possibili per l’inserimento della protesi mammaria non recidono i dotti galattorori. Esistono delle ricerche che sostengono che circa il 5% delle donne che si sottopongono alla mastoplastica additiva presentano una riduzione parziale o totale della capacità d’ allattamento. Per individuare nell’intervento la causa di questa incapacità è necessario verificare la recisione dei dotti. Se i dotti sono recisi non è la mastoplastica additiva che ha interrotto la capacità d’ allattamento bensì un errore chirurgico. Approfondimenti: Mastoplastica additiva allattamento

 

Mastoplastica additiva: Sensibilità del seno ed effetti collaterali

La sensibilità del seno e gli effetti collaterali Con l’età, l’assottigliarsi della pelle e lo svuotamento fisiologico del volume mammario determinano naturalmente al cambiamento della sensibilità del seno nel corso della vita di ogni donna. La condizione è decisamente peggiorata da malattie come il carcinoma mammario e le terapie collegate, che diminuiscono la sensibilità del seno e dei capezzoli. Anche la chirurgia estetica del seno può essere la causa di alcuni cambiamenti nella sensibilità tattile del seno, ma benché ci si aspetti una diminuzione della percezione, in realtà può verificarsi anche una maggiore sensibilità nell’area dei capezzoli. In realtà, i cambiamenti provocati dalla chirurgia sono in genere transitori e non permanenti. I fattori che influenzano la sensibilità del seno La sensibilità del seno può variare come reazione e adattamento al cambio di volume prodotto dalla chirurgia estetica. Il chirurgo plastico può adottare particolari tecniche e accortezze che preservino l’integrità delle terminazioni nervose nel corso della prativa chirurgica, ma tuttavia qualche nervo può subire una sollecitazione e rimanere danneggiato. Le tecniche chirurgiche meno invasive che non recidono le connessioni nervose del capezzolo comportano minori alterazione della sensibilità della zona.

A che età è consigliata?

In Italia è vietato l’intervento di mastoplastica additiva a pazienti minorenni. La nostra opinione da sempre è stata che l’intervento non dovesse essere realizzato sotto i 18 anni. Addirittura riteniamo che sia ancora meglio aspettare un paio d’ anni perché è assolutamente opportuno raggiungere una certa maturità e consapevolezza. L’intervento al seno non deve essere realizzato sull’onda di una moda o di un desiderio circostanziale. La chirurgia plastica – anche se finalizzata all’ estetica – è sempre un atto che modifica permanentemente il corpo. Oggi il range d’età con quale le donne si rivolgono al chirurgo estetico per aumentare il proprio seno è cresciuto moltissimo. Qualche anno fa il gruppo di età più rappresentato era quello tra i 25 e i 35 anni seguito da quello 36 – 45 anni. Attualmente troviamo donne anche più mature che desiderano prolungare nel tempo la loro immagine femminile. Anche la fascia comunemente chiamata terza età è decorosamente rappresentata e questo è senz’altro dovuto all’ allungamento dell’ aspettativa di vita e allo stile giovanile e dinamico dell’ attività quotidiana. Gli obiettivi perseguiti dalle varie fasce d’ età sono differenti. Le donne in giovane età si sottopongono alla mastoplastica principalmente per acquistare il volume mammario desiderato e ritenuto più adeguato alla loro sensualista. Quelle più mature spesso desiderano invece un ripristino dell’ immagine del seno provato dall’allattamento o dal semplice passare del tempo.